Luoghi Storici in Sardegna: Sa Domu e S’Orcu

Una delle tombe dei giganti più grandi e più imponenti della Sardegna è Sa Domu e S’Orcu, situata sulla Giara di Siddi.
La leggenda popolare narra che essa fosse l’abitazione di grossi orchi, da qui l’origine del nome, e si diceva che vi fossero state trovate diverse ossa, resti dei loro banchetti.
Paradossalmente, in questa tomba in particolare, non sono mai state ritrovate ossa, a differenza di altri siti simili.
La sua struttura è molto particolare; una camera lunga quindici metri e alta due metri e mezzo, la facciata composta a filari e, dall’apertura centrale, si estendono due bracci semicircolari che sembrano riprodurre la forme delle corna di un toro.
Ipotesi sull’origine del sito Sa Domu e S’Orcu
Secondo alcuni studiosi questa architettura sarebbe dedicata proprio al dio Toro. Nel periodo in cui viene datato il sito, XVI secolo a.C. circa, come dimostrano diverse statuette votive, veniva infatti venerato il dio Toro, in quanto simbolo di forza.
Altra ipotesi, accreditata da alcuni studiosi, identifica la struttura e, in particolare i due bracci semicircolari, come la riproduzione stilizzata delle gambe di una partoriente, il che sposta il valore simbolico dell’edificio sul tema della fertilità, rinascita e prosecuzione della vita dopo la morte. Questa teoria fa riferimento al culto della Dea Madre, fondamentale divinità del tempo, anch’essa ampiamente stilizzata in vari reperti e statuette.
Nonostante non siano stati ritrovati resti ossei, la funzione funeraria non è in dubbio, considerata la natura molto simile a quella di tutte le altre tombe dei giganti rinvenute sull’Isola.
C’è, tuttavia, un’altra teoria, altrettanto interessante che ha trovato, proprio per il suo fascino misterioso, parecchio favore di pubblico.
Secondo alcuni studiosi, la Tomba dei Giganti Sa Domu e S’Orcu sarebbe costruita sulla base di una sorta di mappa esoterica in corrispondenza dei punti in cui si concentrano maggiormente i flussi energetici, correnti invisibili che vengono rilasciate dalla terra, e che l’uomo grazie a un processo di osmosi, è in grado di assorbire.
I bracci semicircolari della tomba sarebbero disposti proprio in coincidenza delle linee energetiche, così da catturarne il flusso per immagazzinarlo nelle lastre di pietra. Queste, attraverso tale fenomeno, acquisirebbero delle proprietà curative: in determinate condizioni, infatti, sarebbe sufficiente porre il proprio corpo a contatto con la stele per trarne beneficio.
Non è escluso, infatti, che in passato, presso Sa Domu e S’Orcu, fossero praticati dei riti finalizzati alla guarigione da malattie fisiche e infermità mentali, o addirittura, alla resurrezione dei defunti che, una volta stesi su queste stele, sarebbero stati pervasi dalla forza trasmessa dal dio Toro o dalla vita insufflata dalla dea Madre.
Tanto altro ci sarebbe da scrivere su questo eccezionale sito, e lo faremo sicuramente in altri articoli.
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